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Aggiornato il 27 maggio 2015
Osiris’ myth |
Il mito di Osiride |
God Osiris marries Isis and he becomes pharaoh. He’s a good king and with him, Egypt becomes a rich country. His brother Seth is out of jealousy. |
Il dio Osiride sposa Iside e diventa faraone. E’ un re giusto e sotto il suo regno l’Egitto diventa un paese prospero. Suo fratello, il dio Seth, è geloso di lui. |
When Osiris returns from a long trip, Seth and his friends make a trick: they close him in a trunk and put it in the Nile. |
Quando Osiride torna da un lungo viaggio, Seth e i suoi complici organizzano una festa in suo onore. Durante il banchetto, Seth fa portare un magnifico baule. Propone di regalarlo a colui che vi sarà contenuto perfettamente. Quando Osiride si distende all’interno,Seth chiude il coperchio e fa gettare il baule nel Nilo. |
The trunk floats and Isis finds it. When Seth finds out this news, he cuts Osiris’ body in fourteen pieces. |
Invece di affondare il baule galleggia e, trascinato dalla corrente, giunge al mare. Iside parte alla ricerca del suo sposo e ritrova il suo corpo nel porto di Byblos. Quando Seth apprende la notizia interviene subito. Prende il corpo del fratello e lo taglia in quattordici pezzi. |
Isis recomposes her husband’s body and, with Anubis, she embalms Osiris. He comes back to life. |
Iside riesce a ricomporre i pezzi del suo sposo e, con l’aiuto di Anubi, fa imbalsamare il corpo di Osiride. Osiride ritorna in vita. |
Osiris decides to become the God of the Deads and his son Horus becomes the new pharaoh. |
Osiride però sceglie di diventare signore dei morti, lasciando il regno dei vivi a suo figlio e vendicatore Horus. |
Isis is inconsolable and she cries for a long time and, on each anniversary of Osiris’ death, the Nile overflows because of her tears. |
Inconsolabile, Iside continua a piangere lo sposo perduto e ad ogni anniversario della morte di Osiride le sue lacrime fanno straripare il Nilo. |
WINNIE IN WINTER
Winnie the witch looks out of the window of her black house in the forest and shivers. Her garden is covered in snow. “I’m tired of winter” says Winnie.
Wilbur is tired of winter too. His feet are wet and his whiskers are frozen.
Winnie has got an idea. She stops and takes down her big book of spells and reads it carefully.
Then she puts on her woolly coat, her fluffy hat, her snow boots, her gloves, and her scarf. She picks up her magic wand and goes outside with Wilbur.
Winnie closes her eyes and counts to ten, waves her wand five times and shouts ABRACADABRA!!!
Above Winnie’s house the sun shines brightly. The sky is deep blue. All the snow disappears. It isn’t winter at Winnie’s house. It is sunny summer.
Winnie takes off her clothes. She gets her deckchair and goes out in the garden to sit in the sun. “This is lovely” says Winnie. “Summer is much nicer than winter” says Wilbur.
All over the garden, little animals wake up; the flowers wake up and begin to grow.
A great crowd of people run along the road towards Winnie’s house. They take off their coats, their hats, their boots, their gloves, their scarves and sit in the sunshine.
Soon there is no room for Winnie and Wilbur in the garden. They go inside and look out of the window. The noise is horrible. The mess is horrible. Winnie’s lovely summer is horrible.
Winnie is furious. She picks up her magic wand and goes outside. She closes her eyes and counts to ten. She waves her wand five times and shouts ABRACADABRA.
The sun disappears. The blue sky disappears and the snow begins to fall.
The people put on their clothes and go home. The animals go back to bed, to finish their winter sleep. The flowers go back under the ground to wait for spring.
Winnie and Wilbur go back inside. Winnie makes a cup of hot chocolate and toasts a muffin. Wilbur has warm milk.
Then Winnie and Wilbur go to bed and say: “ Winter is lovely too.”
UN ANGOLO DI EGITTO
DESTINATARI: alunni delle classi quarte
PERIODO DI SVOLGIMENTO:secondo quadrimestre
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE (indicazioni curricolo 2012):
italiano:
Storia:
Arte e immagine:
Inglese:
Matematica:
PREREQUISITI: conoscenza minima della cultura egizia.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
ATTIVITA’ n°1
Riuniamo le classi in una stessa aula e, l’insegnante di inglese, legge la leggenda del mito di Osiride. Successivamente chiediamo cosa pensano che sia stato raccontato, ascoltiamo le ipotesi e le varie idee e infine leggiamo la stessa legenda in italiano. A questo punto chiediamo ancora cosa pensano che sia stato raccontato, scopriamo così dai riferimenti del testo (faraone, Nilo, ecc) che siamo nell’antico Egitto.
Insieme le due classi, guidate dalle insegnanti, innescano un confronto, una discussione sull’importanza di questa civiltà. Insieme si confrontano sulle particolarità (per cosa sono ricordati ancora oggi), sulle loro invenzioni e sulle cose che più li hanno colpiti di questa civiltà, per questa parte si usa la tecnica del brainstorming.
Vengono raccolte le idee e raggruppate in sei argomenti più generali: il Nilo, la mummia, la piramide, il papiro, la scrittura, il mito di Osiride.
ATTIVITA’ n°2
Riuniamo nuovamente tutti i bambini in una stessa classe e spieghiamo loro che oggi faremo un viaggio nell’Egitto dei faraoni, delle piramidi e delle mummie, spieghiamo che ogni bambino diventerà uno storico e un archeologo e che scopriranno i segreti di una delle popolazioni più antiche e affascinanti della storia.
Dividiamo quindi i bambini in piccoli gruppi da circa sei bambini, ogni gruppo verrà coordinato da un’insegnante.
I gruppi vengono formati secondo l’interesse mostrato dai bambini nei confronti dei vari argomenti, tenendo conto delle diverse predisposizioni personali (lettura, scrittura, lavoro manuale) e con un’attenzione all’eterogenia dei gruppi.
I sottogruppi che vengono formati sono così divisi:
LA MUMMIA: l’insegnante chiede ai bambini che cosa sanno della mummia, cosa è di preciso una mummia. Sentite le diverse idee si procede alla ricerca sul libro di testo di alcune informazioni sul processo di mummificazione. Successivamente su uno scatolone viene tracciata la sagoma di uno dei bambini che verrà poi ricoperta da palline di carta di giornale assemblate con lo scotch carta, in questo passaggio si pone attenzione alle diverse parti del copro a come realizzare le braccia incrociate o la tridimensionalità del volto. Infine si passa alla fasciatura: utilizzando carta igienica immersa in acqua e colla vinilica viene ricoperta la sagoma con un paio di strati. In attesa che il lavoro asciughi vengono poi selezionati dai bambini i passaggi salienti della mummificazione che vengono poi riscritti al computer, viene anche scelto un nome che, in seguito con l’aiuto del gruppo dei geroglifici, verrà scritto su un cartiglio.
IL NILO: l’insegnane spiega ai bambini che questo gruppo si dovrà occupare dell’importanza del Nilo per la civiltà egizia e quindi chiede ai bambini, secondo loro, perché questo fiume è stato così importante, vengono così raccolte, anche con l’aiuto del libro di testo, idee, ipotesi e le informazioni relative alle inondazioni del Nilo, la fertilità del limo, la navigabilità del fiume, ecc…
Su un cartellone viene quindi tracciata la sagoma del fiume facendo attenzione alle anse, alla foce a delta, alla sua estensione. L’insegnante chiede come potrebbe essere possibile rendere rappresentare sul cartellone il fiume, il deserto, il mare e la zona fertile intorno al fiume, incoraggiando a ragionare su come utilizzare diversi materiali messi a disposizione dall’insegnante: carta velina, cartoncini zigrinati, farina gialla. L’insegnante propone spunti di riflessione ad esempio chiedendo come possano essere rappresentate le zone fertili poi coltivate (cartoncini zigrinati che richiamano i segni delle arature, carta velina strappata a strisce di diverse sfumature per richiamare il flusso del fiume, la farina gialla che richiama la sabbia del deserto, …)
Con l’aiuto del libro di testo e di altri libri messi a disposizione si individuano le città più importanti per la civiltà egizia e si evidenziano sulla cartina con un “simbolo” scelto di comune accordo (pallina di carta velina rossa) e una bandierina. Vengono poi posizionate le piramidi, costruite assemblando lo sviluppo in cartoncino, in corrispondenza della piana di Giza, infine i bambini ricercano altre immagini su depliant o cartoline che possano arricchire il cartellone.
IL MITO DI OSIRIDE: il piccolo gruppo rilegge collettivamente o individualmente il mito e ne individua le sequenze principali, con l’aiuto dell’insegnante di inglese vengono associate alle corrispettive sequenze del racconto in inglese. Insieme i bambini decidono di rappresentare il mito usando proprio l’effige di Osiride, con l’aiuto dell’insegnante viene riprodotta l’immagine su un cartellone che poi verrà decorato. Il cartellone viene poi completato con le sequenze in inglese che, con l’aiuto dell’insegnante, vengono correttamente associate a quelle in italiano.
LA PIRAMIDE: mettiamo a disposizione dei bambini il testo di classe e alcuni testi specifici sull’argomento e chiediamo ad ognuno di ricercare delle informazioni particolari o curiose che raccontino cosa era e che scopo aveva la piramide. Ogni bambino racconterà agli altri del gruppo cosa ha trovato di interessante e insieme, guidati dall’insegnante, sceglieranno le informazioni e le assembleranno in un cartellone.
IL PAPIRO: l’insegnante spiega ai bambini che quel gruppo dovrà occuparsi dell’importanza del papiro nella civiltà egizia, ancora una volta vengono messe a disposizione testi di classe e testi specifici (se la classe ne è dotata è possibile pensare anche all’uso del computer per la ricerca di informazioni). Dopo una prima fase di ricerca vengono esposte e selezionate le informazioni più interessanti per i bambini e, guidati dall’insegnante, vengono scritti al computer o fotocopiati brevi testi, riprodotti disegni su diversi usi del papiro.
I GEROGLIFICI: l’insegnante propone una serie di simboli chiedendo che cosa rappresentino secondo i bambini, raccolte alcune idee viene spiegato che in realtà la sequenza è una lettera d’amore, ne legge cos’ il contenuto. L’insegnante aiuta a riflettere su come le interpretazioni dei bambini si differenziassero dal reale intento della lettera, insegnante così legge il testo (chiaramente ironico) che corrisponde a come la lettera è stata intesa da chi l’avrebbe ricevuta, ponendo così ancora l’attenzione sulla “fraintendibilità” di questa scrittura. Viene avviata così una ricerca di notizie sulla nascita e l’utilizzo di questa scrittura usando il materiale (testi e siti internet) messo a disposizione dall’insegnante. Ricavate insieme le informazioni principali viene assemblato un cartellone che racconti quanto scoperto.
Una volta concluso il lavoro sui cartelloni riuniamo i bambini, spieghiamo che dopo che ogni gruppo si è “specializzato” su un tema dell’antico Egitto, nei prossimi incontri, ogni bambino costruirà il suo personale corredo egizio.
ATTIVITA’ n°3
Con l’aiuto dell’insegnante di matematica viene mostrato un modellino in cartoncino di una piramide e, appoggiato sulla cattedra in modo che sia visibile da tutti, si invita ad una riflessine collettiva riguardo alla forma. Emerge la concordanza sulla forma a triangolo. L’insegnante lancia una provocazione evidenziando che il triangolo ha solo tre lati mentre la piramide ne ha quattro, si sollecita la discussione fino a mettere in evidenza la forma quadrata della base della piramide. Per meglio spiegare la forma complessa della piramide viene distribuito lo sviluppo del solido su cartoncino A4. Infine facciamo ricomporre la piramide tridimensionale ad ogni bambino.
ATTIVITA’ n°4
L’insegnante mostra ai bambini una selezione di immagini di geroglifici, con le relative trascrizioni. Vengono poi mostrati i cartigli con i nomi dei faraoni e viene chiesto ai bambini, divisi in piccolo gruppo, di riconoscere o decifrare alcuni nomi. Dopo un’iniziale difficoltà e sentite le diverse ipotesi, l’insegnante consegna ad ogni gruppo una strisciolina riportante diversi simboli ai quali è stata associata una lettera. Viene quindi ripetuta la richiesta di decifrare i nomi sui cartigli.
L’insegnante a questo punto consegna dei cartoncini ad ogni bambino e, con l’aiuto di mascherine di cartone per farne il contorno e dell’”alfabeto egizio” ogni bambino disegna il proprio cartiglio. L’insegnante invita i bambini a osservare gli esempi per scegliere i colori più adatti, dalle osservazioni dei bambini emerge la scelta di colori vivaci e brillanti. I vari cartoncini vengono infine raccolti e plastificati per diventare un personalissimo segnalibro.
ATTIVITA’ n°5
L’insegnante propone ai bambini di trasformarsi in scolari egizi e di comporre quindi un breve testo in egiziano antico, per fare questo però non possono essere usati i soliti quaderni, si attiva una discussione su cosa posa essere usato per scrivere testo, la soluzione è il papiro.
Proponiamo così ai bambini di costruire una pergamena di papiro.
L’insegnante prepara una mistura di caffè e colla vinilica e distribuisce ad ogni bambino una cartoncino con una garza di identica misura e un pennello. I bambini spennellano la garza, appoggiata ala cartoncino, con la mistura collosa e, infine, per dare un aspetto più invecchiato danno delle spennellate irregolari di solo caffè.
Una volta asciugate le pergamene di papiro i bambini, con l’utilizzo di colori a cera non oleosi, scrivono il proprio testo usando geroglifici già visti in precedenza o geroglifici inventati. L’attività si conclude con la presentazione alla classe e la “decifrazione” del breve messaggio creato da ogni bambino.
ATTIVITA’ n°6
L’insegnante mostra alcune illustrazioni dal libro di testo e da altri libri di pittura egizia che raffigurano attività umane: l’agricoltura, la preghiera, la vita del faraone, guidando i bambini in una lettura di immagini, aiutandoli e invitandoli a rintracciare nelle immagini gli elementi ormai noti di questa cultura.
L’insegnante infine si sofferma sulla rappresentazione delle figure umane invitando a osservarne le particolarità, emerge la “strana” disposizione del corpo, i bambini provano a disporsi come nelle immagini mostrate.
A questo punto l’insegnante spiega la geometria e le proporzioni che venivano impiegate dagli egizi nella raffigurazione delle persone, viene consegnato un foglietto a quadretti di 1cm su cui ogni bambino potrà riprodurre il proprio ritratto seguendo le geometrie egizie.
ATTIVITA’ n°7
Riuniamo di nuovo tutti i bambini nel corridoio adiacente alle due classi per invitarli all’allestimento della galleria del MUSEO EGIZIO DI CALDONAZZO. Vengono ricomposti i gruppi del primo incontro a cui viene consegnato il cartellone che racconta la loro attività. Ogni gruppo, dopo un iniziale momento di organizzazione e di “ripasso”, racconta agli altri il procedimento e il percorso che li ha portati a quel prodotto finale, vengono illustrate così le differenti scelte dei materiali per costruire la valle del Nilo, le fasi della mummificazione, le sequenze del mito di Osiride ecc…
Infine, insieme ai bambini, viene scelto il nome della mummia e ne viene fatto un cartiglio, si procede al vero e proprio allestimento del corridoio e si distribuisce il corredo egizio (cartiglio, piramide, papiro e ritratto) ad ogni bambino.
ATTIVITA’ DI VERIFICA
Considerando la natura delle attività si è impostata una modalità di valutazione che vuole analizzare e confrontare i vari momenti del percorso formativo e non solo il risultato finale. Viene inoltre preso in considerazione che l’apprendimento collaborativo produce effetti a livello sia cognitivo che sociale, quindi la valutazione sarà su entrambi questi aspetti: come sono state messe in atto abilità e competenze di lavoro all’interno del gruppo, quindi abilità sociali e di comunicazione e quali livelli meta cognitivi sono stati raggiunti
Valutazione dinamica: analisi costante del percorso di apprendimento per comprendere l’evoluzione dei processi cognitivi e meta cognitivi (ricapitolazione del lavoro, spiegazione ai compagni del lavoro svolto, livello di partecipazione e di motivazione).
L’autovalutazione: sia come capacità di valutare e monitorare il proprio percorso formativo, sia come sviluppo di senso critico e autocritico rispetto ai compiti eseguiti e alle conoscenze acquisite.
Valutazione reciproca e collettiva: ciascuno studente oppure gruppo di studenti, può mettere a punto prove di valutazione per gli altri compagni (giochi, quiz..), così come la valutazione del lavoro svolto può essere momento di discussione collettiva (durante i momenti di condivisione e presentazione del materiale, gioco dei cruciverba).
Valutazione “classica”: ai bambini verrà proposta una verifica a domande aperte in cui possono raccontare, anche con l’aiuto di mappe e immagini, cosa hanno imparato della cultura egizia.
Winnie in Winter
Istituto Comprensivo di Levico Terme
Ins. Mazzon Laura, Wolf Piera, Busarello Ilaria
Classi coinvolte: IV
Winnie in Winter |
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MOTIVAZIONE FORMATIVA DELLA SCELTA DI QUESTA UNITA’ |
È un argomento accattivante ed emotivamente coinvolgente per i bambini. La lettura della storia permette all’insegnante di riprendere e ripetere argomenti noti e proporne di nuovi fornendo ai bambini nuove strutture linguistiche e un lessico sempre più complessi. Lo story-telling è uno strumento molto utile per l’apprendimento della lingua straniera in quanto, con la fantasia e il supporto di immagini, i bambini vengono maggiormente stimolati ed incuriositi, creando quindi un ambiente più rilassato. Questo favorisce la collaborazione tra i bambini e facilita l’apprendimento del lessico e delle strutture di base anche in presenza di alunni in difficoltà. Dopo una lettura animata dell’insegnante il contenuto viene rielaborato, diviso in sequenze, drammatizzato e riprodotto graficamente dai bambini, individualmente, a coppie o in piccoli gruppi. Tutto questo percorso porta il bambino a vivere serenamente in prima persona, e quindi attivamente, quello che l’insegnante si è prefissato come obiettivo finale, rendendo l’apprendimento più efficace.
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SEZIONE RIFERIMENTI AL CURRICOLO |
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COMPETENZA DI RIFERIMENTO PER LA DISCIPLINA (dai PSP) |
ALTRE COMPETENZE |
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IMMAGINE E MUSICA
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CONOSCENZE COINVOLTE NELL’UNITA’ DI LAVORO |
ABILITA’ COINVOLTE NELL’UNITA’ DI LAVORO |
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1a. Sa ascoltare e comprendere singoli vocaboli 1b. Sa ascoltare e comprendere semplici frasi 1c. Sa comprendere il significato di singoli vocaboli scritti 1d. Sa comprendere il significato di brevi testi 2a. Sa nominare oggetti noti 2b. Sa formulare semplici frasi 2c. Sa cantare alcune canzoni e recitare delle brevi filastrocche 3a. Sa scrivere correttamente i vocaboli noti 3b. Sa scrivere correttamente brevi frasi |
SEZIONE METODOLOGICA |
METODOLOGIA DI LAVORO |
Tutte le attività verranno proposte in forma ludica e creativa, partendo dall’esperienza diretta dei bambini. L’insegnante si impegnerà a rendere il percorso motivante e coinvolgente. L’apprendimento avverrà soprattutto attraverso giochi, canzoni, role-play, esercizi a coppie, story-telling e rhymes. La lingua verrà presentata gradualmente con arricchimento di lessico e strutture progressivi. Verranno proposti elementi di civiltà attraverso i quali i bambini potranno avvicinarsi e confrontarsi con la realtà anglosassone. Il fine del percorso di apprendimento sarà soprattutto quello di sviluppare la capacità di ascolto e comprensione dei bambini, incrementare la loro capacità di esprimersi oralmente e avvicinare gli alunni alla produzione scritta.
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ATTIVITA’ |
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SEZIONE VALUTAZIONE |
L’insegnante valuterà il processo di apprendimento attraverso:
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OSSERVAZIONI DI PROCESSO L’insegnante riporterà i repertori di indicatori con cui osserva e descrive i processi di apprendimento, e che gli permettono di rilevare dati e fatti in relazione a:
N.B. Per la documentazione delle osservazioni l’insegnante strutturerà e allegherà gli strumenti che ha utilizzato per compierle. Per l’elaborazione degli strumenti stessi potrà fare riferimento ai materiali forniti dai conduttori di gruppo e disponibili sulla piattaforma IPRASE
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Cockles and Mussels, or Molly Malone
Comic Song, Written and Composed by James Yorkston
In Dublin's Fair City
Where the girls are so pretty
I first set my eyes on sweet Molly Malone
As she wheel'd her wheel barrow
Through streets broad and narrow
Crying cockles and mussels alive, alive o!
Chorus
Alive, alive o!, alive, alive o!
Crying cockles and mussels alive, alive o!
She was a fishmonger
But sure 'twas no wonder
For so were her father and mother before
And they each wheel'd their barrow
Through streets broad and narrow
Crying cockles and mussels alive, alive o!
Chorus
She died of a fever
And no one could save her
And that was the end of sweet Molly Malone
But her ghost wheels her barrow
Through streets broad and narrow
Crying cockles and mussels alive, alive o!
Chorus
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LEVICO TERME
VIA DELLA PACE, 5
SCUOLA PRIMARIA DI LEVICO TERME
UN ANGOLO D’EGITTO
LAVORO IN COLLABORAZIONE
CON LE INSEGNANTI DELLE CLASSI IV
Nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 è stato proposto ai bambini delle classi quarte di Caldonazzo un progetto interdisciplinare riguardante il mondo degli antichi egizi.
E’ stata stilata un’unità di lavoro dalle insegnanti di italiano Emanuela Benigni e Sonia Gastainer all’interno della quale viene descritta in modo dettagliato ogni attività proposta al gruppo classe. Anche le assistenti educatrici ANFFAS e le insegnanti di sostegno che seguono alcuni alunni hanno partecipato attivamente sia in fase di progettazione che durante lo svolgimento delle attività. Hanno coordinato il gruppo nel quale era inserito il loro alunno raccogliendo così importanti osservazioni.
Anche l’insegnante di inglese Laura Mazzon è stata coinvolta in questo progetto e quindi alcune lezioni sono state svolte in inglese. Alle classi è stato letto il mito di Osiride suddiviso in sequenze, prima in inglese e successivamente in italiano, portando quindi i bambini a scoprire il significato di parole non conosciute deducendolo dal contesto e dalla mimica.
In seguito sono state proposte attività creative e di approfondimento che i bambini hanno svolto in piccoli gruppi; per quanto riguarda la lingua inglese è stata realizzata con colla e carta una mummia a grandezza naturale; nel piccolo gruppo i bambini hanno interagito fra di loro e con l’insegnante esclusivamente in inglese.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LEVICO TERME
VIA DELLA PACE, 5
SCUOLA PRIMARIA DI LEVICO TERME
ENGLISH AROUND THE WORLD
Durante le ore di inglese le insegnanti propongono nelle classi quinte delle attività volte a far conoscere agli alunni il mondo anglofono.
I bambini dimostrano sempre molto interesse verso questa parte del programma, nella quale vengono a contatto con usi e costumi diversi dai propri attraverso canzoni, balli tipici, filastrocche e leggende.
Oltre alle varie tradizioni vengono presentati anche gli aspetti geografici e storici del Regno Unito, dell’Irlanda e degli Stati Uniti.
Tutte queste attività portano i bambini ad usare ed approfondire la lingua in modo diverso, in quanto inserita in un contesto diverso, ricco di immagini delle varie regioni, di musiche tradizionali, di canzoni popolari (di generi diversi), di leggende che narrano l’origine di festività o luoghi, di brevi filmati in lingua che mostrano nella realtà luoghi o particolari situazioni, di ricette tipiche e di tutti quegli aspetti peculiari che permettono di capire ed avvicinarsi ad una cultura diversa dalla nostra.
Questo percorso aiuta i bambini a rendersi conto di quanto l’uso della lingua inglese sia diffuso in tutto il mondo permettendo loro di comprendere l’importanza dell’apprendimento e dell’uso di questa lingua anche in contesti extrascolastici.
Halloween and the witches' world
Istituto Comprensivo di Levico Terme
Ins. Mazzon Laura, Wolf Piera, Mantia Giovanna
Classi coinvolte: III
Halloween and the witches’ world |
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MOTIVAZIONE FORMATIVA DELLA SCELTA DI QUESTA UNITA’ |
È un argomento accattivante ed emotivamente coinvolgente per i bambini |
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SEZIONE RIFERIMENTI AL CURRICOLO |
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COMPETENZA DI RIFERIMENTO PER LA DISCIPLINA (dai PSP) |
ALTRE COMPETENZE |
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1. Comprendere a livello orale e scritto 2. Interagire oralmente 3. Interagire per iscritto |
IMMAGINE E MUSICA 1. Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e / o strumentali di diversi generi e stili, avvalendosi anche di strumentazioni elettroniche. 2. Comunicare emozioni ed esperienze del proprio vissuto attraverso la pratica di tecniche artistiche bidimensionali e tridimensionali. 3. Rielaborare, ricombinare e modificare creativamente immagini, forme e materiali
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CONOSCENZE COINVOLTE NELL’UNITA’ DI LAVORO |
ABILITA’ COINVOLTE NELL’UNITA’ DI LAVORO |
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1a. Sa ascoltare e comprendere singoli vocaboli 1b. Sa ascoltare e comprendere semplici frasi 1c. Sa comprendere il significato di singoli vocaboli scritti 1d. Sa comprendere il significato di brevi testi 2a. Sa nominare oggetti noti 2b. Sa formulare semplici frasi per presentarsi 2c. Sa cantare alcune canzoni e recitare delle brevi filastrocche 3a. Sa scrivere correttamente i vocaboli noti
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SEZIONE METODOLOGICA |
METODOLOGIA DI LAVORO |
Tutte le attività verranno proposte in forma ludica e partendo dall’esperienza diretta dei bambini. L’insegnante si impegnerà a rendere il percorso motivante e coinvolgente. L’apprendimento avverrà soprattutto attraverso giochi, canzoni, role-play, esercizi a coppie e rhymes. La lingua verrà presentata gradualmente con arricchimento di lessico e strutture progressivi. Verranno proposti elementi di civiltà attraverso i quali i bambini potranno avvicinarsi e confrontarsi con la realtà anglosassone. Il fine del percorso di apprendimento sarà soprattutto quello di sviluppare la capacità di ascolto dei bambini, la loro comprensione ed espressione orale.
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ATTIVITA’ |
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SEZIONE VALUTAZIONE |
L’insegnante valuterà il processo di apprendimento attraverso:
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OSSERVAZIONI DI PROCESSO L’insegnante riporterà i repertori di indicatori con cui osserva e descrive i processi di apprendimento, e che gli permettono di rilevare dati e fatti in relazione a:
N.B. Per la documentazione delle osservazioni l’insegnante strutturerà e allegherà gli strumenti che ha utilizzato per compierle. Per l’elaborazione degli strumenti stessi potrà fare riferimento ai materiali forniti dai conduttori di gruppo e disponibili sulla piattaforma IPRASE
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The Fairy Ring
INS: Mazzon Laura
CLASSI COINVOLTE: III
Titolo dell’Unità di Lavoro : The Fairy Ring |
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MOTIVAZIONE FORMATIVA DELLA SCELTA DI QUESTA UNITA’ |
L’unità di lavoro che segue porta i bambini a contatto con una cultura e una realtà diversa dalla nostra, ma molto vicina al loro pensiero e immaginario caratterizzato ancora dalla fantasia e dalla magia. In particolare, attraverso la lettura e la rappresentazione della leggenda, il bambino affina le proprie capacità comunicativo-espressive, apprende nuovi vocaboli e costruzioni linguistiche e viene a conoscenza di alcune caratteristiche peculiari della cultura irlandese, quali la musica e la danza. Permette di incrementare l’autonomia nella lettura, nell’esposizione orale e nella rielaborazione personale di quanto appreso. Coinvolge i bambini nella drammatizzazione e nella costruzione di semplici oggetti caratterizzanti dei personaggi e semplici scenografie. |
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SEZIONE RIFERIMENTI AL CURRICOLO |
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COMPETENZA DI RIFERIMENTO PER LA DISCIPLINA (dai PSP) |
ALTRE COMPETENZE |
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Comprendere e ricavare informazioni dall’ascolto e dalla visione di brevi testi mediali e dalla lettura di brevi testi scritti, ipertestuali e digitali nella loro natura linguistica, paralinguistica ed extralinguistica.
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Competenze UE (CEFR):
ITALIANO:
arte e Immagine:
Musica :
CORPO-MOVIMENTO-SPORT:
INFORMATICA:
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ALTRE COMPETENZE DELLA DISCIPLINA |
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INGLESE:
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CONOSCENZE COINVOLTE NELL’UNITA’ DI LAVORO
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ABILITA’ COINVOLTE NELL’UNITA’ DI LAVORO |
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INGLESE:
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INGLESE:
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ITALIANO.
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ITALIANO.
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arte e Immagine:
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arte e Immagine:
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Musica:
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Musica:
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SEZIONE METODOLOGICA |
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METODOLOGIA DI LAVORO |
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Tutte le attività verranno proposte in forma ludica e partendo dall’esperienza diretta dei bambini. L’insegnante si impegnerà a rendere il percorso motivante e coinvolgente. L’apprendimento avverrà soprattutto attraverso narrazioni, giochi, canzoni, role-play, esercizi a coppie e rhymes. Il fine del percorso di apprendimento sarà soprattutto quello di sviluppare la capacità di ascolto dei bambini, la loro comprensione ed espressione orale. |
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ATTIVITA’ |
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Insegnante
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Alunni
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SEZIONE VALUTAZIONE |
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VERIFICA DELLE CONOSCENZE E DELLE ABILITA’
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VERIFICA DELLA/E COMPETENZA/E Come prodotto finale dell’UdL, gli insegnanti si propongono di far drammatizzare ai bambini parti della leggenda narrata inizialmente e di realizzare un semplice video formato da fotografie, musiche e riprese video. Tutto questo percorso costituirà un’ulteriore verifica di quanto appreso essendo il riassunto di tutte le attività ed i contenuti proposti.
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SEZIONE RI-CONTESTUALIZZAZIONE |
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NOTE PER LA RI-PROGETTAZIONE DELL’UdL:
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Indicazioni per l’applicazione:
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